lavorare come motion graphic designer freelance richiede molte competenze specifiche

Come diventare un motion graphic designer freelance di successo

La figura del motion graphic designer freelance, ha visto una dirompente richiesta da parte di aziende ed agenzie di comunicazione.

Nell’ultimo decennio, il mito di “lavorare da casa” o in qualsiasi parte del mondo si preferisca, è un ideale che attira sempre più giovani e professionisti e ad optare per questa scelta.

In questo articolo, andrò ad analizzare il mio punto di vista personale sugli aspetti principali di ciò che comporta svolgere questo lavoro e quali punti tenere in considerazione per sviluppare una carriera di successo.

Il contesto:

Il motivo principale della forte ascesa della figura del motion graphic designer, o più tecnicamente motion designer, è dovuta alla dirompente diffusione della comunicazione “digital” in ambito marketing.

Un altro fattore che contribuisce a rendere necessaria questa professione, è la forte richiesta di contenuti grafici animati in ambito pubblicitario, digital branding e nel mondo degli eventi, digitali o reali che essi siano.

Perchè lavorare come motion graphic designer freelance?

Dietro a questa denominazione, che ad una prima analisi fa pensare ad una completa libertà lavorativa, si nascondono a mio avviso alcune insidie e punti oscuri che è bene conoscere, prima di prendere una direzione che può potenzialmente trasformarsi nel famoso “effetto boomerang”.

Freelance o precario?

Nonostante sia molto “cool” definirsi freelance, negli anni mi sono reso conto che il confine tra l’essere un lavoratore freelance oppure un lavoratore precario è molto sottile.

Andiamo ad analizzare alcuni punti da tenere in considerazione per approcciarsi nel migliore dei modi:

Il primo punto, e forse anche il più banale, è che Il lavoro da freelance non ha alcun tipo di garanzie. Nessuno ti garantisce il lavoro, proprio come nessuno ti garantisce alcun tipo di tutela professionale spesso associate ad un contratto di lavoro “tradizionale” ( intendo mensilità di stipendio extra, tutela dalle malattie, ferie retribuite) , inoltre, nessuno ti garantisce una continuità lavorativa.

Quest’ultimo punto, a mio giudizio, necessita un’ulteriore riflessione:

A volte, è possibile che venga proposta da un datore di lavoro una continuità lavorativa in cambio di un costo del lavoro più basso.

Verrebbe subito da dire: che cosa c’è di male?

Di per sè nulla, ma bisogna stare attenti nel valutare le condizioni per non cadere nella “trappola” che io chiamo del “dipendente con la partita iva”. In questo scenario, si lavora con continuità per un solo cliente, magari per paura di rimanere senza lavoro, abbassando i costi del servizio offerto ma restando senza le famose tutele che prima ho illustrato tra i vantaggi del lavoro da dipendente.

Il risultato, è di essere a quasi tutti gli effetti un “dipendente”, nei confronti del quale il datore di lavoro non ha alcun tipo di dovere e che può “licenziare” senza preavviso.

Un altro svantaggio per il professionista, è secondo me quello che, una volta interrotto il rapporto di lavoro continuativo, si può rimanere potenzialmente senza altri clienti in una sorta di “limbo lavorativo” che potrebbe risultare pericoloso.

Essere freelance, vuole dire a mio giudizio essere imprenditori di se stessi e, come ogni imprenditore, bisogna saper prendersi dei rischi.

Con questo, non voglio dire che bisogna disdegnare qualsiasi rapporto di lavoro continuativo ma solo che bisogna valutare attentamente in che termini questo avviene. I confini sono labili e, guarda caso, nessuno li definirà per te perchè è “tutto nelle tue mani.”

In relazione a quest’ultimo aspetto, vorrei far emergere anche il fatto che il freelance è spesso una figura piuttosto solitaria e questo può nascondere altre insidie:

Nessuno farà mai una certa mansione per te e non ci sarà mai qualcuno che si prenderà delle responsabilità al posto tuo; questo può sembrare banale ma spesso non viene preso in considerazione da chi si avventura in questo mondo per la prima volta.

Come posso attrezzarmi per tutto questo?

Il mio consiglio è quello di affrontare il contesto del freelance come un modo di lavorare totalmente nuovo.

Oltre alla professione di motion graphic designer, è bene essere a conoscenza che sarà necessario padroneggiare anche altri aspetti come: procacciare clienti, promuovere il proprio lavoro, fare preventivi, contratti, gestire le spese e gli incassi, negoziare le condizioni lavorative e l’ingaggio.

Questi sono solo alcuni aspetti necessari per avere una carriera di successo!

Ma quindi, i vantaggi dove sono?

Sì lo so, può sembrare una visione negativa della professione ma quelli elencati sono solo alcuni degli ostacoli in cui è facile incappare.

Esistono però, anche diversi aspetti positivi ed andrò ad analizzare quelli più importanti per me:

Possibilità di crescita professionale infinita.

Spesso, all’interno di un’azienda, uno degli aspetti che vengono più trascurati dai datori di lavoro è la possibilità di avere una crescita professionale continua. In passato, ne ho sofferto anch’ io.

Un datore di lavoro, non ha molti interessi a prendersi dei rischi affidando una certa mansione a chi non è totalmente esperto oppure, non investe soldi per la formazione dei dipendenti perché non riesce a quantificare il vantaggio in termini economici.

Nel mondo del motion designer freelance, tutto questo non esiste o meglio, dipende solo da te! : )

C’è infatti la bellissima opportunità di poter evolvere nella direzione che meglio si crede, sfruttando secondo me uno dei vantaggi più belli che offre l’era di internet: la possibilità di formarsi ad alti livelli in modo relativamente economico.

Indipendenza e la possibilità di SCEGLIERE.

Il freelance, è per natura indipendente, un termine che, anche in ambito lavorativo, è all’opposto della parola “dipendente”. L’impiegato infatti “dipende” dal suo datore di lavoro, ha dei diritti ma ha anche, e soprattutto, dei doveri nei suoi confronti.

Il motion graphic designer freelance invece, è totalmente svincolato da quest’ottica ed ha la possibilità di poter scegliere in maniera autonoma. Si può ad esempio scegliere se seguire o meno un certo tipo di progetto o svincolarsi da ciò che non è in linea con i propri obiettivi professionali. Dico “potenzialmente” perché le cose non sono così immediate e semplici come sembrano ma la possibilità c’è!

Lavorare come motion graphic designer freelance è la strada giusta per me?

Per concludere, vorrei suggerire di lavorare come freelance a tutte quelle persone che vogliono fare un deciso salto in avanti nella loro carriera lavorativa, cercando di specializzarsi in nuovi ambiti professionali che al momento vedono bloccati.

Chiunque abbia un certo grado di autonomia, costanza, intraprendenza ed esperienza, troverà avvincente il percorso come libero professionista.

Sconsiglio invece questa scelta, a chiunque abbia appena finito gli studi e pensa che lavorare come freelance sia una strada più facile da percorrere per entrare nel mondo del lavoro.

Penso che il panorama lavorativo in Italia possa risultare complicato ma credo che avere una piccola esperienza in un contesto “aziendale” possa aiutare parecchio un giovane professionista. E’ importante capire l’ambiente in cui muoversi ed avere, almeno inizialmente, un certo grado di tutele.

Sconsiglio inoltre questa strada a chi si ritiene una persona pigra, disordinata o poco organizzata. La concorrenza è tanta e questo settore va ad una velocità tale che il rischio di fallimento potrebbe non valere la pena di essere affrontato.

Per chi fosse interessato ad avere delle solide basi per impostare una carriera di successo, vorrei consigliare un fantastico libro di Blair Enns: “The Win Without Pitching Manifesto”.

Chiedi aiuto, non c’è nulla di male!

Spero di averti aiutato a fare un po’ di chiarezza sulla figura del motion graphic designer freelance e di aver fatto emergere alcuni punti oscuri che spesso non vengono presi in considerazione. : )

Sei curioso di farmi qualche domanda specifica sul motion design?